Quando muore un amico come Augusto Palmonari emergono subito dei ricordi che lo collocano in uno spazio tempo lontano in cui c’era voglia di scherzare, di riflettere, di pensare a come cambiare il mondo. Augusto l’ho conosciuto quando ho avuto l’incarico di sociologia a Magistero nell’allora anno accademico 1968-69 mentre lui insegnava psicologia sociale. Venendo da Milano (mi sono trasferito a Bologna nel 1970) all’inizio conoscevo pochissimo questa città e avevo frequentazioni in spazi limitati: con Giovanni Evangelisti alla casa editrice Il Mulino oppure con Enzo Melandri in una trattoria vicino alle Due Torri. Augusto allargò subito questi spazi e mi fece conoscere Don Saverio Aquilano quando aveva il Centro di formazione per ragazze e ragazzi down in Piazza Trento e Trieste e a quell’incontro era presente il giovane Walter Baldassarri che sarebbe poi diventato direttore dell’Opera dell’Immacolata laureandosi con me. E’ attraverso Augusto che ho avuto i primi contatti con il mondo della disabilità tanto che con Felice Carugati (allora suo assistente) facemmo una ricerca su gli istituti per minori come istituzione totale (una ricerca che la Regione Emilia Romagna che finanziava il progetto ebbe poi paura di pubblicare). Poi gli anni sono passati, ci sono stati altri incontri e altri spazi e oggi di Augusto ciò che mi rimane in mente è soprattutto il suo sorriso, gentile, intelligente e il suo tono sempre pacato, pronto a spiegare, a far capire. Mi spiace salutarti così, attraverso una rivista on line ma forse è un segno dei tempi.
Per chi non ti ha conosciuto di persona restano i tuoi libri. Ne ricordo alcuni: I gruppi sociali (con Giuseppina Speltini, Il Mulino 1999), Adolescenti (Il Mulino 2001), Psicologia sociale (con Nicoletta Cavazza e Monica Rubini, Il Mulino 2002), Ricerche e protagonisti della psicologia sociale (con Nicoletta Cavazza, Il Mulino 2003). Discutendo con amici ti ho pensato recentemente perché mi è sembrato importante che “Inchiesta” torni ad occuparsi di droga a Bologna (Come si sta diffondendo in questa città tenendo presente che costa sempre meno? Come si opera nei confronti di chi oggi può scegliere tra tante droghe, tutte poche costose ma non per questo meno pericolose?…). Tu hai coordinato molte ricerche su questa tematica e allora ho pensato: telefono ad Augusto, mi saprà suggerire qualche ricerca o qualche ricercatore o ricercatrice…